PREVISIONI D'ESTATE
- eremhomeblog

- 13 giu 2024
- Tempo di lettura: 4 min
2 maggio
Apro gli occhi e apro il quaderno.
Ho sognato un coniglio che mi faceva le fusa .
Mi ha chiesto:” Ma tutto questo dolore, serve? Soffrire dovrebbe insegnare a non provocare dolore, e invece? Il mondo è pieno di mostri! Mostri, fermatevi!”
E io: “ Fermiamoli!”
14 maggio
Ho giusto negli occhi quel poco di malinconia leggera che mi fa vedere tutto colorato di un bel rosa antico. Le begonie pompon sul davanzale mi guardano attonite. Ancora non sanno che le amerò tantissimo e che passeremo insieme un'estate furibonda di sole. Mi attardo ad immaginarmi in una salopette Holly Hobbie style a guardare le nuvole e ad annaffiare le rose. Rosa rosa è tornato, il cuore, e tenerello, da farci un quadro intorno. E lo farò! Piccolo e grazioso lo voglio, il quadro, e anche la mia vita, rosa, in salopette, e circondata di lavanda.
Se poi dovesse piovere, non importa. Ho ancora una bella voce. Canterò sotto la pioggia. Mi sboccia dal cuore, la canzone. La sento salire e sgorgare dolce, impetuosa, sonora. Fa rima con trallallà, e mette a stendere le sue note in quell'angolo piovoso ma brillante di un solo raggio. Mentre nel tuono è arcobaleno.
20 maggio
Non dico mai :“non ce la faccio”, ma mi chiedo spesso:”ce la farò?”.
Incastrata nei gelsomini, ammiro la bellezza arcaica di sogni mai realizzati in attesa che si levi il sole del mattino.
Ne ho scritte di cose zigzagando fra terra e cielo, zingara svampita di ere antiche, assorta a enumerare le stelle. Le mani belle trovano conforto fra i capelli azzurri arrotolati in uno chignon. “ Cosa faremo oggi di questo tepore ardente?”, chiedo al Misterioso Signore che incensa il cielo di luce e di poesie, piccole follie da rimembrare aliene. Scorro con lo sguardo una, due, tre meraviglie accumulate in cima allo stelo di quei fiori magici che ancora dicono primavera, e assorbo il colore dagli occhi che si sono fatti rosa.
Precipitano i sogni nel mio cassetto.
Rileggo le parole appena scritte, mai pensate.
Nel rosa frequente ardente di sogni è questo mio maggio, rincantucciata a visitare memorie spruzzate di farina di mandorle e limoni.
Gioco, per darmi un ruolo, per dirmi che ancora sono, appesa a un alito di vento che chissà dove mi porterà. Non gradisco la vaga incertezza di una nuvola fragile pronta ad invadere con le sue mille gocce d'acqua, ma resisterò, esisterò, e, anche oggi, ce la farò.
21 maggio
Devo devo devo stare bene.
Devo devo devo essere bella
per riaccendere la fiammella, per tenerla viva, tra le mani.
Nel vuoto scopro la pienezza dell'essere vita,
ancora assopita,
ma pur sempre vita.
Rimando a domani le favole e i sogni.
Oggi voglio pulsare di gioia tremante,
brillante,
e un po' di preghiera.
Marco di inchiostro la pagina bianca
finchè non si stanca
l'anima mia.
Nel prato mi muovo a piccoli passi,
sono trapassi di nuvole e fiori.
È un'autobiografia,
quella scia nel cielo,
un momento appena, un altro arcobaleno.
Stamani indosserò un cottage viola lilla
per essere sincera
finchè è primavera.
22 maggio
Nel mondo di qua, la luna impassibile magnetizza con i suoi effluvi gli occhi dei malcapitati terrestri, ma nel mondo di là illumina un concertino sacro vestendo un impermeabile dalle linee classiche.
Nel mondo di qua, la Madonna esile e filiforme è eternamente assorta nella preghiera, ma nel mondo di là conduce il concertino sacro, stufa di stare in vetrina, suonando la batteria sotto un gazebo prospettico in stile pompeiano rivestito di mille lucine, con uno sfondo blu notte strepitoso, e un rosario di giada verde che le agghinda tutta la figura, una corona chilometrica in testa.
Se la spassano i passanti alla vista del concertino, io compresa assieme ad un'amica, mentre in giardino una gallinella rosso-crema cova un nido nuovo di zecca, rivestito di vimini e ammorbidito da mille soffici piume, in attesa di un ricco bottino di uova da covare.
Porterà bene questo sogno ricamato alla pre-alba della luna piena? Se sì, non so, ma con quel concertino di maggio mi è proprio venuta voglia di una giornata tutta jazz allevando pulcini in un nuovo chicken-coop.
Mentre gli angeli mi sussurrano insistenti nell'orecchio:” Si vedrà”.
23 maggio
Tra una stella e un'altra, è tempo di bilanci. Così, nella grande fabbrica delle idee, spuntano domande e risposte.
La prima considerazione è che, se sei un risvegliato, amare ed essere amato sono i due unici grandi miracoli che si possono vivere sul pianeta Terra. E mi viene da pensare perchè si chiami Terra un pianeta occupato per la maggior parte da acqua, a meno che l'acqua che ricopre la Terra non sia sufficiente a darle un nome se oltre alla superficie se ne debba anche considerare la densità.
In secondo luogo penso che alla fine forse la bellezza non è inganno, ma consolazione.
29 maggio
Mi si è creato uno spazio, anzi, uno spazietto, un piccolo vuoto dentro, interiore. Il gelso travisa e ...toc toc, bussa alla finestra: “ Servizio in camera”, mi dice, e fa rotolare sul davanzale una manciatina di more. Era un vuoto di blu, in effetti, così ringrazio dolcemente il gelso che timido si scosta e torna alla sua postazione guardando di nuovo il cielo come se niente fosse accaduto. Io richiudo la finestra e penso che lo sbriciolerò questo blu sulla mia torta di compleanno e il vuoto, forse , sparirà.
PICCOLO SPAZIO DEDICATO ALLA CREARTE
Mi sono tuffata nel più profondo oceano dell'Eremhome per recuperare un affascinante tesoro disperso da qualche misterioso vascello pirata. Blu e ancora più blu, scricchiolano i fogli di questa versione marina di "Racconto breve", strappati dai tentacoli di una piovra gigante, e odorano ancora di alghe e sale.
"Racconto breve" è la mia autobiografia spirituale,tuttora aperta agli eventi di una vita interiore, e non solo, in diretta.
Il blog ospita questa piccola meraviglia in una sezione appositamente dedicata. Invito tutti i miei amici lettori a visitare la stanza che narra le vicende di Tonino Indaco ragazzo fiordaliso raccoglitore di stelle.
La crearte, nella sua piccola perfetta imperfezione, realizza a mano versioni personalizzate di questa storia, per un dono unico e speciale da fare agli altri o a se stessi. Per me è stato proprio questo, un dono.
Contattatemi pure,sarà un vero piacere incontrarci.
GRAZIE!




















Che poesia🦄💖✨️💜🎀